lunedì,Dicembre 9 2024

Incendi a Vibo Marina, la Pro Loco: «La collina è vita da salvaguardare»

Per l'associazione occorre puntare sull'educazione ambientale, le linee tagliafuoco e le vie di emergenza con un serio impegno da parte della politica

Incendi a Vibo Marina, la Pro Loco: «La collina è vita da salvaguardare»

“Vibo Marina e il suo porto: una striscia di terra racchiusa tra mare e collina che deve proprio a queste due  entità – mare e collina – la bellezza della sua baia e la  vita della sua comunità, ma al contempo anche la fragilità di un territorio che può manifestarsi  in ogni momento se non si soddisfa il bisogno di una seria prevenzione e di continue opere di messa in sicurezza”. E’ quanto precisa la Pro Loco di Vibo Marina a seguito degli incendi che hanno interessato il territorio. “La collina, nei giorni scorsi, appariva infuocata e tanto triste, per i tanti deplorevoli incendi favoriti anche dal vento; il più violento e drammatico è apparso quello a nord di Vibo Marina a limite con il Comune di Pizzo dove, tra l’altro, si era in ansia per la presenza di abitazioni di diversi cittadini dei due comuni, le linee ferroviarie, l’importante strada provinciale ex 522 Pizzo-Tropea, la rete elettrica e telefonica. Tanti i timori e ingenti i danni – molto seri – e con tante aree scoperte e carbonizzate”. La solidarietà della Pro Loco va “a tutti i Vigili del Fuoco e al personale dei vari Servizi pubblici che si sono attivati nei soccorsi affrontando con impegno e coraggio ogni pericolo, a quanti si sono attivati oltre ogni competenza territoriale per l’emergenza di Vibo Marina. Vi è sempre un forte senso di avversione e di disapprovazione verso chi forse appicca dolosamente incendi distruggendo beni comuni e mettendo a rischio la vita di quanti risiedono o prestano servizio; motivazioni varie, disturbi della persona, speculazioni forse per distruggere la vegetazione della nostra collina – già sotto attacco del cemento – aggravando il disboscamento, il pericolo di frane e la ricarica delle falde acquifere”.

E ancora, l’associazione: “Accanto ad un maggior impegno nell’educazione ambientale da parte di tutti , appare ancor oggi quanto  sia doveroso e vitale proteggere al meglio la “collina sovrastante Vibo Marina e il suo porto”. In tale ottica, si evidenzia ancora che sono inspiegabilmente fermi i lavori della messa in sicurezza del territorio di Vibo Marina, dalla collina al mare, – ricorda la Pro Loco – già programmati per le criticità idro-geologiche emerse dopo l’alluvione del 3 luglio 2006 e finanziati dalla Regione Calabria; fondi che ora sembra non si ritrovino più, forse non essendo state effettuate le opere in tempo. Si spera che politica e amministrazioni siano in tempo per recuperare i fondi Regionali e altri necessari per la sicurezza del territorio. La Pro Loco in più occasioni, anche con osservazioni al Prg, ha messo in evidenza la necessità di porre una tutela su tutta la collina sovrastante Vibo Marina-Longobardi-San Pietro, predisponendo un serio progetto per un vasto “parco naturalistico-paesaggistico Miramare”, un’ attrattiva singolare e lungimirante che potrebbe dare bellezza e sviluppo sostenibile all’intera città. Ed è forse anche utile che la collina ricca di vegetazione venga maggiormente attenzionata nei piani per la difesa dei boschi dagli incendi sempre più frequenti, con le opere ritenute necessarie dagli enti competenti, forse anche dotando la stessa di  linee tagliafuoco, riapertura di vecchi sentieri  o di nuove vie d’accesso in emergenza per i posti della collina oggi impervi ed irraggiungibili. La collina, tra l’altro, è anche attraversata dalla vecchia linea ferroviaria ex Mediterranea Vibo-Pizzo-Vibo Marina più volte oggetto di finanziamenti e progetti di riqualificazione nel solo tratto che da Vibo città scende verso Pizzo. Appare evidente quanto sia ancora utile comprendere nei progetti di riqualificazione anche il tratto del vecchio tracciato ex ferrovia Mediterranea- FCL che da Vibo Marina conduce a Pizzo; a tal fine ci si augura che la politica e le amministrazioni possano ancora recuperare al meglio, interrotto all’altezza del ponte Ciliberto crollato nel 1951- tale tratto che si riaprire avendo un valore storico e strategico, ma anche un valore come percorso turistico ciclo-pedonale, magari anche questo di Vibo Marina finanziato dal Pnrr”. Il percorso del suddetto tratto ferroviario ex FCL da Vibo Marina a Pizzo, se oggi  fosse stato agibile, sarebbe stato probabilmente anche molto utile nell’opera di soccorso  per accedere proprio a quei tratti di collina maggiormente colpite dal recente incendio tra Vibo Marina e la vicina Pizzo”, ha concluso l’associazione.

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