giovedì,Aprile 25 2024

Differenziata nel Vibonese, dati poco incoraggianti dal report Arpacal

L’agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente ha reso note le percentuali del riciclo nel 2014: arretra di poco la provincia (-0,53%), crolla nel triennio il capoluogo (-4,51%).

Differenziata nel Vibonese, dati poco incoraggianti dal report Arpacal

Sono dati per nulla incoraggianti quelli diffusi dall’Arpacal nel report annuale sui rifiuti (riferito all’anno 2014) per la provincia e il capoluogo vibonesi. In un quadro che in regione fa registrare un timido incremento della percentuale di raccolta differenziata (+1,49 per cento, con una quota pari al 17,16%), la provincia di Vibo, per mantenendo il terzo posto sulle cinque province calabresi, segna un lieve arretramento (-0,53%) raggiungendo una percentuale di raccolta differenziata pari al 15,18%, quindi al di sotto della pur risicata media regionale.

Su scala provinciale, i dati raccolti e diffusi da Arpacal, pongono tra i comuni più virtuosi nel Vibonese: Filadelfia con il 62,67%; Drapia con il 40,69%; Limbadi con il 40,42%. Nel 2013 i primi tre erano: Limbadi (44,39%); Ricadi (39,54%); San Calogero (39,27%).

Percentuali ancora al di sotto dell’obiettivo nazionale fissato al 65% (anche se Filadelfia vi si avvicina molto), dato che nel 2014 è rimasto un’autentica chimera nel capoluogo, comune nel quale si regista un netto arretramento nell’ultimo triennio. Vibo è infatti il capoluogo di provincia che segna la peggiore performance in Calabria, con una percentuale registrata pari al 6,62%, in calo rispetto sia al dato del 2013 (8,70%) che a quello del 2012 (11,13%).

Analizzando, poi, i dati della raccolta differenziata e rapportandola agli abitanti per singolo comune, l’Arpacal ha stilato una classifica della sensibilità ambientale che ciascun cittadino medio ha acquisito rispetto al problema dei rifiuti. La graduatoria dei cittadini virtuosi in provincia di Vibo vede così gli abitanti di Ricadi al primo posto con 239 kg per abitante, poi quelli Pizzo (194 kg/ab) e infine quelli di Drapia (180 kg/ab).

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