venerdì,Aprile 26 2024

Carenza di giudici e pm, a Vibo e in Calabria il sistema giustizia rischia di andare in tilt

Il presidente del tribunale di Vibo, Di Matteo proprio nei giorni scorsi ha ottenuto un’audizione nel corso della quale sono state affrontate le criticità più rilevanti al fine di garantire la celebrazione del maxi processo Rinascita Scott

Carenza di giudici e pm, a Vibo e in Calabria il sistema giustizia rischia di andare in tilt

di Antonio Alizzi
La lotta e il contrasto alla ‘ndrangheta e al malaffare non passa soltanto dalla conduzione delle indagini, ma inizia dalla capacità, da parte della magistratura, di organizzare al meglio le risorse interne agli uffici di procura, agli uffici gip-gup e alla sezione penale. Ciò significa che le pesantissime scoperte d’organico rischiano di mandare in tilt il sistema giustizia nazionale, ed in particolare quello calabrese. Nella nostra regione, dove spesso mafia, politica e pubblica amministrazione viaggiano a braccetto, le carenze d’organico sono elevatissime. Basti pensare al caso del tribunale di Vibo Valentia, sollevato dal nostro network e confermato successivamente dal presidente del tribunale Antonio Di Matteo, il quale ha ottenuto un’audizione last minute, nel corso della quale sono state affrontate le criticità più rilevanti, al fine di garantire la celebrazione del maxi processo “Rinascita Scott”. Ma non c’è solo Vibo Valentia tra i circondari messi peggio. Perché anche nel Distretto giudiziario di Reggio Calabria la situazione non è positiva. Parliamo di un territorio, in cui le cosche fanno sentire incessantemente la loro presenza, occupandosi (in via primaria) di traffico di sostanze stupefacenti ed estorsioni, i cui proventi vengono investiti nelle varie attività imprenditoriali. Chi è messo un po’ meglio invece è il Distretto giudiziario di Catanzaro. [Continua in basso]

Quanti magistrati mancano

Secondo i dati ufficiali forniti dal Consiglio superiore della magistratura, l’organo di auto-governo delle toghe italiane, nel nostro Paese mancano 1.649 magistrati rispetto a un organico di 10.558 posti, ovvero una scopertura pari al 15,62%. Dei 1.649 posti vacanti, 1.217 sono nei giudicanti (15,38% su 7.911 posti in organico) e 432 nei requirenti (16,32% su 2.647 posti in organico). Nel Distretto giudiziario di Catanzaro su 360 magistrati previsti, ne mancano 68 e ne sono presenti 292, per una scopertura d’organico pari al 18,89% del totale. Sempre nello stesso Distretto, nel settore giudicanti su 263 posti in organico, 49 sono vacanti e 214 occupati (18,63% di scopertura), mentre nel settore requirenti (pubblici ministeri, per intenderci) su 97 magistrati previsti dalle piante organiche approvate dal Csm, ne risultano 19 in meno e 78 prestano servizio nei vari uffici di procura. Qui la scopertura d’organico arriva al 19,59%.

Nello specifico, in Corte d’Appello a Catanzaro mancano 5 consiglieri su 32 previsti; sempre nel capoluogo di regione vacanti 15 posti di giudice, 6 a Vibo Valentia, 5 a Crotone, 3 a Lamezia Terme, 2 a Cosenza e uno a Paola. Passando ai requirenti, si evidenziano tre pm in meno a Catanzaro e Paola, due pm in meno a Castrovillari e Cosenza, a cui si aggiunge l’assenza del procuratore aggiunto dopo la partenza della dottoressa Marisa Manzini, posto già bandito dal Csm, e uno in meno a Crotone.
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