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Processo Rinascita Scott verso la requisitoria e le richieste di pena della Dda di Catanzaro

Se tutto andrà come da calendario, le richieste di condanna, ed eventuali assoluzioni, per oltre 300 imputati sono state fissate per l’udienza del 7 giugno. Ancora da sciogliere alcune eccezioni delle difese sull’utilizzabilità delle intercettazioni. Il Tribunale di Vibo dovrà pronunciarsi pure sull’escussione del nuovo collaboratore Pasquale Megna

Processo Rinascita Scott verso la requisitoria e le richieste di pena della Dda di Catanzaro
L'aula del maxiprocesso Rinascita Scott e nel riquadro Nicola Gratteri

Si avvia alla chiusura dell’istruttoria dibattimentale, il maxiprocesso Rinascita Scott che dal gennaio 2021 si sta celebrando nell’aula bunker dell’area industriale di Lamezia Terme dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia. Dopo l’ultima corposa produzione documentale da parte della Dda di Catanzaro che ne ha chiesto al Collegio l’acquisizione quale nuovo materiale probatorio, è stata fissata l’udienza del 26 aprile prossimo per permettere alle difese di interloquire su tale produzione. Il Tribunale collegiale, tuttavia, dovrà anche pronunciarsi sull’eccezione di inutilizzabilità di ben 400 progressivi afferenti i Rit degli investigatori del Ros di Catanzaro aventi come bersaglio investigativo tutti i soggetti indicati come presunti partecipi del locale di ‘ndrangheta di Limbadi rappresentato dal clan Mancuso. Un’eccezione sollevata in aula dall’avvocato Paride Scinica alla quale si sono associati anche gli avvocati Michelangelo Miceli e Giuseppe Artusa. [Continua in basso]

Il nuovo collaboratore

Il Tribunale di Vibo Valentia dovrà altresì decidere sulla richiesta di escussione del nuovo collaboratore di giustizia, Pasquale Megna, di cui la Dda ha chiesto l’esame. Si tratta del 38enne di Nicotera Marina arrestato l’8 gennaio scorso a Vibo Valentia con l’accusa di aver ucciso a colpi di pistola Giuseppe Muzzopappa il 26 novembre scorso sul lungomare di Nicotera. Il padre di Pasquale Megna, Assunto Natale Megna, è il cognato del boss ergastolano Pantaleone Mancuso, alias Scarpuni. Altri legami parentali Pasquale Megna – commerciante di pesce – ha anche con il boss Francesco Mancuso, detto “Tabacco”.

La requisitoria dei pubblici ministeri

Se tutto andrà come da calendario, l’inizio della requisitoria dei pm della Dda di Catanzaro, Antonio De Bernardo, Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso avrà inizio l’11 maggio prossimo. Per il 15 maggio è previsto l’inizio della requisitoria con particolare riferimento agli imputati accusati di essere organici ai locali di ‘ndrangheta di Limbadi e Tropea facenti capo ai clan Mancuso e La Rosa. Quindi, dal 22 al 24 maggio è in programma la requisitoria dei pm per quanto attiene i locali di ‘ndrangheta di San Gregorio d’Ippona (clan Fiarè-Razionale-Gasparro) e Sant’Onofrio (clan Bonavota). Sarà poi la volta dei clan di Maierato (Cracolici), Pizzo (Mazzotta), Zungri (Accorinti), Cessaniti e Pannaconi (Barbieri e Bonavita), per approdare infine a Vibo Valentia con i clan Lo Bianco-Barba, Pardea, Pugliese e il nuovo clan al cui vertice vengono collocati Salvatore Morelli, Antonio Pardea e Bartolomeo Arena prima che quest’ultimo (ottobre 2019) avviasse la collaborazione con la giustizia.

Le richieste di pena nei confronti degli oltre 300 imputati sono in programma per l’udienza del 7 giugno prossimo. Non resta, dunque, che attendere l’evoluzione di un maxiprocesso già entrato nella storia giudiziaria italiana per numero di imputati e capi d’imputazione contestati dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, diretta dal procuratore Nicola Gratteri, che è andata a colmare anni di sottovalutazioni, vuoti investigativi, disattenzioni e distrazioni sulla pericolosità, le collusioni con la politica e l’imprenditoria della ‘ndrangheta vibonese. Una ‘ndrangheta di serie A al pari di quella reggina. Ricordiamo che il troncone di Rinascita Scott celebrato con il rito abbreviato è andato a sentenza il 6 novembre 2021 ed ha registrato 70 condanne, per un totale complessivo di 650 anni di reclusione, e 19 assoluzioni. Il processo d’appello è iniziato il 10 febbraio scorso.

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