domenica,Luglio 27 2025

La perfida (e costosa) illusione delle docce comunali sulle spiagge di Vibo Marina: istallate da un anno e mai entrate in funzione – VIDEO

Ce ne sono 4 tra Bivona, Trainiti e in prossimità del porto. Il progetto varato dall’ex Amministrazione e costato 40mila euro, prevedeva anche l’acquisto di pattini di salvataggio e la realizzazione di torrette per i bagnini ma di queste non c’è neppure l’ombra

La perfida (e costosa) illusione delle docce comunali sulle spiagge di Vibo Marina: istallate da un anno e mai entrate in funzione – VIDEO

Il caldo, la salsedine, la sabbia, magari l’acqua del mare non sempre cristallina… cosa c’è di meglio che finire una giornata di vacanza a Vibo Marina utilizzando una delle “nuove” nuove docce istallate dal Comune sulle spiagge libere più frequentate? In effetti le docce ci sono, ognuna dotata di due soffioni, ma sono più aride di un monolite nel deserto.

Collaudate nell’ottobre 2024, con tanto di lettore elettronico per pagare il servizio con carta ricaricabile, le 4 docce che si stagliano su altrettanti arenili vibonesi non sono mai state utilizzate. Uno spreco da 40mila euro, tanto è costato il progetto, che prevedeva però anche l’acquisto una serie di attrezzature per le attività di salvamento: 2 torrette di avvistamento per i bagnini, 2 pattini, binocoli, salvagenti e quant’altro. Mentre delle torrette e di tutto il resto non si è mai vista neppure l’ombra, le docce invece sono lì a fare da mesto promemoria all’ennesimo brandello di normalità negata: una a Trainiti, una a piazza Marinella, una su via delle Barche a Bivona e l’ultima su via Vespucci a Vibo Marina, nei pressi de La Rada.

A varare e finanziare il progetto fu la precedente amministrazione, quando a rivestire il ruolo di assessore all’Ambiente era Vincenzo Bruni. A lui abbiamo chiesto delucidazione per capire perché non siano mai entrate in funzione. «Noi avevamo fatto tutto anche l’avvio dei lavori tranne il collaudo effettuato con la nuova amministrazione ad ottobre 2024 – spiega oggi Bruni -, nell’ambito di un progetto più articolato che aveva anche l’obiettivo di rendere possibile l’attribuzione della Bandiera Blu, che come si sa non dipende soltanto dalla qualità del mare ma anche dai servizi offerti. Da qui la competenza del mio assessorato, che formulò la proposta con la copertura di fondi di bilancio, poi approvata dalla giunta Limardo con delibera nel giugno 2024. Il progetto prevede anche l’acquisto di tutta l’attrezzatura legata all’attività di salvamento e all’informativa ai bagnanti per la sicurezza in mare in carico ai Comuni, così come stabilito dalla legge che, insieme al servizio di pulizia delle spiagge e all’installazione delle pedane sugli arenili per i disabili già compresi nel capitolato del servizio di igiene urbana, costituiscono requisito necessario per aspirare alla Bandiera blu. Senza contare le possibili ricadute occupazionali che il servizio poteva generare».

Le docce, quindi, sono installate e pronte a funzionare, invece, ad oggi, nell’estate forse più calda degli ultimi decenni, ancora non sono state attivate.
«Non so perché la giunta Romeo non abbia finalizzato un progetto già realizzato – conclude Bruni – ma non posso che constatare ancora una volta l’incapacità di questa amministrazione a concretizzare quanto da noi precedentemente programmato e avviato».

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