domenica,Aprile 28 2024

Dal Borgo dei Borghi di Tropea parte il viaggio de “Le Pietre Parlanti”

È il progetto del team di artisti della Compagnia teatrale BA17 che girerà tutta la Calabria per raccontare borghi, montagne e siti archeologici

Dal Borgo dei Borghi di Tropea parte il viaggio de “Le Pietre Parlanti”
Tropea, spiaggia dell'Isola

Ancora una volta, nel bel mezzo di una crisi internazionale, il team di artisti della Compagnia teatrale BA17 torna a stupire e a lanciare un vero messaggio di pace e di bellezza attraverso la nuova narrazione che caratterizza le opere di questo straordinario gruppo guidato dalla poliedrica regista e autrice Angelica Artemisia Pedatella. Nel cuore dei borghi e delle montagne parlano le pietre, il luogo in cui da millenni l’uomo abita, spesso inconsapevolmente. «Restituiamo la verità a questa terra – sottolinea la regista – e lo facciamo senza paura, in qualunque tempo, perché la bellezza non conosce crisi e questo è il nostro messaggio, soprattutto in questo momento che tutti percepiamo come difficilissimo. [Continua in basso]

Tuttavia in fondo al tunnel c’è sempre la luce, c’è una via d’uscita e l’arte, che è la voce di ciò che di più bello l’uomo ha fatto sulla terra, continua ad indicarla». Non si tratta soltanto di buoni propositi, perché il progetto è partito alla grande, facendo il suo esordio – dopo lo spot dal solito ritmo travolgente ed emozionante che caratterizza le opere firmate BA17 – in un luogo straordinario come Tropea, che svela la sua faccia nascosta grazie alla narrazione dello storico e archeologo Dario Godano, promessa mantenuta della cultura calabrese.
Un ulteriore tuffo nella misteriosa Calabria è regalato dalle puntate dedicate all’argilla, dove l’ingegnere e ceramista Rocco Purri mostra l’incredibile lavoro di ricostruzione e la ricchezza dell’argilla che unisce i territori di quasi tutta la regione, da Lamezia Terme a Soriano Calabro fino a Mileto, Sibari e Serra San Bruno, per svelare la straordinaria influenza che la Calabria ha esercitato sulle origini dell’Umanesimo italiano. Promuovere i territori e raccontarli, questa è la linea che guida la progettualità di BA17.


“Le Pietre Parlanti” si prepara a raccontare borghi, montagne, siti archeologici, siti naturalistici, siti rupestri, monumenti, antichi palazzi, castelli, Chiese e le memorie antiche che rappresentano le pietre su cui poggia la nostra civiltà, su cui poggia l’identità della Calabria. Memoria storica e monumentale dell’uomo, la pietra è la protagonista di questa emozionante serie che, per le sue finalità specifiche, è pubblicata sui canali social della Compagnia Teatrale BA17 (YouTube, Facebook e Instagram) affinché sia sempre a disposizione di tutti. Restituire alla coscienza e alla conoscenza il mondo materiale della pietra con tutto il suo apparato di significati storici, simbolici, religiosi e spirituali è un’operazione destinata ad offrire uno straordinario nuovo spaccato della storia del territorio. «Tutto questo noi lo chiamiamo Rinascimento Calabrese – conclude Angelica Artemisia Pedatella – ed è davvero l’inizio di una storia incredibile, che ci sta già regalando immense opportunità. La Calabria, in fondo, è questo: una storia che non smette mai di stupirti e di innamorarti».
«Il progetto – prosegue la Pedatella – è sostenuto dalla voglia di creare una visione organica delle ricchezze che possediamo e che molti abitanti della regione non conoscono. Se non siamo noi che viviamo, per scelta o per altre ragioni, in questa terra a raccontarla ad altri, come possiamo pensare che il mondo possa comprendere le meraviglie di cui siamo circondati?».

Anche Claudio Cavaliere, sociologo e scrittore ormai parte integrante del team e consulente del progetto, sostiene con fermezza la necessità che i calabresi diventino narratori della propria storia, rifiutando finalmente tutti quegli stereotipi attribuiti da decenni di invasioni e disconoscimenti, che spesso sono stati accettati passivamente. Tutte le rivoluzioni, però, iniziano dalla conoscenza e questo è l’obiettivo dello straordinario team di artisti, intellettuali, tecnici, esperti e, infine, appassionati di bellezza che passo dopo passo continua – è il caso di dirlo – a scavare la roccia.

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