domenica,Ottobre 6 2024

Al Liceo “Berto” la quinta edizione del Festival delle scienze “Neuronia”

La scuola apre le porte agli allievi di tutta la regione e si trasforma in un autentico laboratorio scientifico

Al Liceo “Berto” la quinta edizione del Festival delle scienze “Neuronia”

Tutto pronto per la V edizione del Festival delle scienze 2024. Anche quest’anno, dal 16 al 18 aprile, i locali del liceo scientifico “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia saranno trasformati in un grande laboratorio scientifico aperto al pubblico. Filo conduttore, che unisce tutte le attività previste all’interno della kermesse, l’intelligenza artificiale da cui il titolo “Neuronia”. Infatti, il gioco di parole, nato dalla crasi tra “neurone” e “IA” (Intelligenza Artificiale), sottolinea la necessaria fusione tra l’intelligenza umana e l’intelligenza artificiale. Lo sguardo dell’intera manifestazione è, quindi, rivolto al futuro e a tutto ciò che di positivo l’intelligenza artificiale riserva in ambito scientifico, tecnologico e medico. Scopo precipuo del Festival delle scienze è anche quello di dimostrare che non esiste algoritmo che possa davvero funzionare senza l’intelligenza dell’uomo.

Molti i contributi forniti da esperti del settore che interverranno nel corso delle attività. Personalità del mondo accademico, dell’ambito medico, scientifico e tecnologico, infatti, si alterneranno in convegni e seminari nel corso della tre giorni scientifica. Tutti gli incontri saranno moderati dagli allievi del “Berto”. Questi ultimi, sapientemente guidati dai docenti dello scientifico vibonese, saranno i protagonisti assoluti dell’evento e saranno impegnati non solo nei momenti di riflessione, studio e analisi, ma soprattutto nelle attività laboratoriali. Il pubblico, quindi, potrà visitare i laboratori di chimica, biologia, fisica, robotica, astronomia, fisica quantistica, matematica avanzata e tanto altro ancora. Presenti, oltre alle scuole del Vibonese, anche allievi provenienti dell’intera regione Calabria che avranno l’opportunità di illustrare le loro attività grazie ad appositi stands.

 «La nostra scuola, in questi giorni, funge da officina Stem, sostenuta dai linguaggi unamanistici. – ha dischiarato il dirigente scolastico del “Berto” Licia Bevilacqua – Questo termine, derivante dall’unione di “operare” e “fare”, rappresenta un luogo in cui si svolgono attività pratiche e concrete. Il Festival delle Scienze, a sua volta, ha un obiettivo fondamentale: far comprendere agli studenti che la teoria e la pratica sono strettamente legate. Le conoscenze acquisite non sono solo astratte nozioni da memorizzare, ma competenze reali e utilizzabili al di fuori dell’ambiente scolastico, sia nell’Università che nel mondo del lavoro. In altre parole, il Festival delle Scienze è un’opportunità per gli allievi di sperimentare e dimostrare concretamente ciò che hanno appreso, aprendo nuove prospettive e collegamenti tra studio e applicazione pratica. Pertanto – ha concluso il dirigente – il Festival delle Scienze è un’officina di meraviglie, dove la curiosità e la ricerca aprono nuovi orizzonti e insegnano a guardare oltre».

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