venerdì,Aprile 26 2024

Vibo, Putrino al capogruppo del Pd: «Non dipende da me assenza di sindaco e assessori»

Il presidente del Consiglio comunale risponde a Stefano Luciano e garantisce imparzialità per tutelare il ruolo di ogni consigliere. L’interrogazione sul Sistema bibliotecario inserita nei lavori del prossimo civico consesso

Vibo, Putrino al capogruppo del Pd: «Non dipende da me assenza di sindaco e assessori»
Il presidente del consiglio comunale Rino Putrino
Rino Putrino

Arriva la risposta del presidente del Consiglio comunale di Vibo Valentia, Rino Putrino, rispetto alle problematiche sollevate dal capogruppo del Pd, Stefano Luciano, che con una precedente missiva ha denunciato il mancato rispetto dei diritti e delle prerogative dei consiglieri comunali, oltre al fatto che è rimasta ad oggi inevasa la sua interrogazione sul Sistema bibliotecario vibonese. Ecco la risposta di Rino Putrino:

Al Sig. Consigliere Comunale di Vibo Valentia – avv. Stefano Luciano

Preg.mo Consigliere,

sono qui a riscontrare la Sua ultima pervenutami, come sempre animata da nobile fervore politico per notoria vicinanza alla comunità.
Mai stanco di ribadire in seno al Consiglio comunale l’atteggiamento di assoluta imparzialità a tutela del ruolo istituzionale di ogni consigliere, colgo l’occasione e rappresento che la sua interrogazione presentata in occasione del C.C. del 06/09/2021, ha trovato collocazione, ai sensi e per gli effetti dell’art.39 del Reg.to C.C. nell’OdG del Consiglio comunale dei giorni 8 e 9 / 11 u.s. 1^ e 2^ convocazione – prot. n. 51696 del 02/11/2021, giusta Conferenza dei capigruppo tenutasi in pari data nella sala del Consiglio comunale del Palazzo di città, convocata con prot. n. 51443 del 29/10/2021, le cui sancite determinazioni  rimangono sovrane. Per dovizia di particolari, rispetto al ritardo nell’evasione della pratica, da Lei lamentato, occorre ricordare che il Consiglio comunale del mese di ottobre si è svolto in modalità aperta, nei luoghi del complesso Valentianum con l’unico punto all’OdG in discussione, riguardante i gravi fatti criminosi occorsi nel centro storico cittadino nelle ore notturne  tra il 16 e 17 ottobre. 
Le connotazioni assunte dal Consiglio comunale, causa del procrastinarsi della discussione afferente la Sua interrogazione, non dipendono certo dalla volontà del presidente del Consiglio, tant’è che preciso, per la volta successiva, la medesima interrogazione sarà normalmente inserita ai sensi e per gli effetti dell’Art.40 comma 7 del Reg.to C.C. Nè la circostanza che contempla, in contemporanea, assenti al Consiglio comunale del 09/11/u.s., sindaco ed assessore competente per materia, dipende dalle mie azioni nella qualità del ruolo ricoperto. Omnibus manifestius e nel pieno rispetto dell’incarico politico-istituzionale, evito l’analisi ed il commento nel merito dell’argomento inerente la Sua interrogazione, di esclusiva pertinenza dell’assessore al ramo.

Fermamente convinto e responsabile circa la funzionalità da Lei richiamata del Consiglio comunale che garantisco e mi onoro presiedere, mi permetto ricordare che, a norma dell’art. 68 del regolamento attualmente in vigore, la convocazione del Consiglio comunale, oltre a prassi consolidata, può avvenire previa richiesta di 1/5° dei consiglieri in carica; dissento, dunque, dall’addebito circa la mancata garanzia e tutela di un Suo diritto politico più che legittimo.

Aeque et in quantum, non del tutto banale, infine appare la trasmissione della presente agli organi di informazione locale, con uguali fini e scopi da Lei giustamente perseguiti”.

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