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Comunali a Vibo, Luciano: «Disponibili al dialogo con tutti coloro che si sentono alternativi alla Limardo»

Intervista al leader locale di Azione che non le manda a dire al Pd: «Il metodo con il quale è stato imposto Romeo non consente neppure di iniziare un confronto». E sulle alleanze apre a Città Futura: «Non faremo mai gli aggregati ad un tavolo di centrodestra. Abbiamo un progetto complessivo di rinnovamento della classe dirigente»

Comunali a Vibo, Luciano: «Disponibili al dialogo con tutti coloro che si sentono alternativi alla Limardo»
Stefano Luciano
Stefano Luciano
Stefano Luciano

Intervista al leader locale di Azione, Stefano Luciano, che fa il punto sulla situazione politica in città delineando gli scenari sulle prossime elezioni comunali a Vibo Valentia e nei diversi schieramenti politici.

Avvocato Luciano, siamo alle porte delle prossime elezioni amministrative, a che punto è il “polo centrista”?

Siamo a buon punto. E’ già presente un’aggregazione di forze liberali capaci di costruire liste competitive e soprattutto capace di governare con serietà e competenza. Oggi la politica richiede competenza per risolvere i problemi dei cittadini. Non servono visioni ideologiche, serve la capacità di operare concretamente per migliorare la città.

Il terzo polo cresce attraverso adesioni e dichiarazioni di apertura nei vostri riguardi. Cosa ci dice in proposito?

Il terzo polo cresce perché rappresenta l’unica proposta diversa rispetto alle solite manfrine dei tavoli di destra e di sinistra e fonda la sua ragion d’essere su uno sforzo diretto a individuare chi vuole davvero rimboccarsi le maniche per lavorare senza discussioni inutili. Vogliamo selezionare una classe dirigente all’altezza delle sfide del futuro senza perderci in veti e pregiudizi personali che non permettono di volare alto.

Ma è stato avviato in tal senso un confronto anche con il Partito democratico?

Ad oggi non vi è alcun confronto né potrebbe essere diversamente. Il Pd ha un proprio candidato a sindaco e risponde al nome di Enzo Romeo che a noi non entusiasma e come al solito vorrebbe imporlo alle varie forze politiche a cui propone un dialogo. Un metodo, questo, che non consente neppure di iniziare un confronto. Il candidato a sindaco nasce dalla sintesi di soggetti politici che discutono alla pari e non dall’ambizione di una o due persone che rappresentano solo se stesse. In questo modo non si costruisce un progetto per vincere ma per garantire la sopravvivenza di pochi. Il solito gioco della sinistra che si chiude in se stessa e perde.

Quindi sareste disponibili al dialogo con il Pd qualora azzerassero le decisioni già assunte?

Siamo disponibili al dialogo con tutti coloro i quali si sentono alternativi alla Limardo e vogliono guardare avanti e non indietro. Guardare avanti significa scegliere un sindaco giovane che ha la forza di rompere con le incrostazioni di una classe politica che ha vivacchiato. Non abbiamo bisogno di figure del passato con storie che non vengono contraddistinte da nessuna battaglia politica; abbiamo bisogno invece di nuove spinte che vanno nella direzione di cambiare radicalmente la città ed i suoi schemi di potere. Per fare ciò ci vuole gente che non miri alla conservazione ma alla rivoluzione.

Dialogo con tutti e dunque anche con Forza Italia?

Forza Italia considera l’esperienza Limardo un punto di partenza e questo ci rende incompatibili. Superata la Limardo tutto diventa possibile, ma non faremo mai gli aggregati ad un tavolo di centrodestra.

Quindi?

Si procede come fatto sin qui. La voglia di cambiare può mettere insieme realtà fino ad oggi diverse, ma fuori dallo schema classico del centrodestra. E’ la strada della discontinuità che può unire, non quella della conservazione.

Come considera l’esperienza Limardo ?

Un’esperienza da archiviare al più presto. Una città come Vibo Valentia che ha sempre avuto una classe dirigente attrezzata sotto il profilo culturale, merita una politica che sappia andare oltre gli slogan, le frasi fatte e le passarelle.

E con “Città Futura” come sono i rapporti? Risulta vero che a breve possono aderire anche loro al polo centrista?

Guardi, Città Futura è già al centro per posizione politica, non riconoscendosi nei due poli classici l’uno a trazione Pd e l’altro a trazione Forza Italia. Peraltro, negli ultimi mesi, si è consolidata come forza alternativa alla Limardo. Pertanto, siamo già nella medesima posizione.

Troverete una sintesi sul candidato a sindaco senza tensioni, visto che siete tante forze politiche a decidere?

La troveremo senza tensioni non solo sul candidato sindaco ma su un progetto complessivo di rinnovamento della classe dirigente. Abbiamo le idee molto chiare ed abbiamo una visione comune oltre a sentire la responsabilità di rappresentare una speranza per i molti che vogliono davvero cambiare.

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