giovedì,Maggio 16 2024

Spilinga, tutto pronto per il gemellaggio con la città statunitense di Newark

Il legame tra i due territori risale ai primi anni del Novecento, quando molti spilingesi emigrarono negli Usa senza però mai dimenticare la propria terra

Spilinga, tutto pronto per il gemellaggio con la città statunitense di Newark
L'antico acquedotto all'ingresso di Spilinga
La città di Newark

Tutto pronto a Spilinga per la cerimonia di gemellaggio con Newark, città di oltre 280mila abitanti negli Stati Uniti. Questa sera, alle 21 – orario italiano, ore 15 negli Usa – il sindaco Enzo Marasco si collegherà in streaming da piazza Italia con il collega di Newark Ras J. Baraka, per la firma del patto di gemellaggio.
Forte e antico è il legame tra i due territori. Il tutto risale al XX secolo, quando numerosi spilingesi hanno lasciato la loro terra e con la famosa valigia di cartone hanno raggiunto gli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore per loro e per le loro famiglie. Senza conoscere la lingua né i costumi locali, ma con tanta determinazione e voglia di lavorare, si sono stabiliti in città come quella di Newark, dando il loro contributo per lo sviluppo e la crescita delle stesse.
E proprio volgendo lo sguardo a quel passato – poi non così lontano -, oggi Spilinga e Newark si legano ancor di più, auspicando nuove forme di collaborazione per il futuro, che portino vantaggi nei rispettivi Paesi, in termini di commercio, cultura e turismo. [Continua in basso]

Nel 1927 a Newark fu fondato lo “Splilingese Social Club”, nato con l’obiettivo di accogliere ed unire i migranti appena arrivati, assicurando oltre che un primo punto di riferimento anche un luogo di aiuto per chiunque fosse in stato di bisogno, con cure per gli ammalati e sostegno finanziario ai disoccupati. Gli emigrati spilingesi hanno inoltre costruito la loro chiesa “Mount Carmel”, in Oliver Street e precisamente nel quartiere delle industrie del ferro di Newark. Oggi questa chiesa rappresenta una testimonianza della religiosità e delle tradizioni culturali dei migranti nonché un ricordo perenne dei tanti immigrati che con le loro piccole e sudate donazioni hanno realizzato l’impossibile.

Altro merito degli spilingesi migrati a Newark è stato quello, nel 2000, di contribuire con le loro donazioni a ristrutturare una chiesa del loro paese natale. Contemporaneamente, nel terreno di Mount Carmel hanno edificato una “copia” del santuario spilingese della Madonna della Fontana, a memoria e testimonianza della loro fede e devozione nonché segno del legame nostalgico con il loro paese di origine. I legami con il paese di origine sono continuamente rinnovati e rinforzati grazie ai viaggi di molte persone che tornano a Spilinga, spinti da legami familiari e di amicizia. Da oggi, il tutto sarà rinforzato grazie al gemellaggio tra le due città.

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