domenica,Aprile 28 2024

Fede e tradizioni, si rinnova a Nicotera Marina la processione in mare dell’Immacolata

Centinaia e centinaia di fedeli hanno preso parte all’appuntamento religioso che affonda le radici nel Settecento con l’arrivo della sacra effigie nel centro costiero

Fede e tradizioni, si rinnova a Nicotera Marina la processione in mare dell’Immacolata

Erano in migliaia stamattina a Nicotera Marina per la tradizionale processione in mare dell’Immacolata. Una festa molto sentita da queste parti e che attira ogni anno una gran folla da tutta la provincia di Vibo Valentia, dalla vicina piana di Gioia Tauro e non solo. Un breve giro per le vie della frazione marinara di Nicotera, poi la statua arriva sulla spiaggia ed è qui il momento più emozionante: l’effigie di Maria viene consegnata dai portantini “di terra” a quelli “di mare”, ossia i pescatori. Come da tradizione, questi ultimi una volta presa in spalla l’Immacolata l’hanno portata in corteo per diverse centinaia di metri, immergendosi tra le onde al grido di “uno, due, viva Maria”. Nello specchio d’acqua antistante, le loro barche ad accompagnare il cammino della Vergine. Un rito che si ripete ogni anno (interrotto solo dalla pandemia nel 2020 e nel 2021) e con qualsiasi condizione atmosferica, con i pescatori pronti ad immergersi fino alla cinta anche nell’acqua gelida pur di rendere omaggio alla propria protettrice. Un compito portato avanti con orgoglio e che viene tramandato da padre in figlio.

Il tragitto della processione sulla spiaggia è lo stesso fatto oltre due secoli fa dalla grande cassa in legno dentro cui i pescatori nicoteresi trovarono la statua della Madonna. Tradizione vuole che, nella seconda metà del Settecento, dopo una violenta mareggiata, alcuni giovani pescatori avvistarono in mare una grande cassa. Nicotera Marina non esisteva ancora e chi viveva di pesca abitava nel quartiere Palmentieri, a Nicotera superiore. Pensando di trovare un tesoro, i giovani pescatori si precipitarono in spiaggia: il tempo di arrivare e intanto la cassa era stata trascinata dalle correnti per diverse centinaia di metri. Una volta recuperata, la scoperta: dentro c’era una statua dell’Immacolata. Quella stessa effigie di Maria che oggi viene venerata con grande devozione dai discendenti di quei pescatori e da tutta la popolazione.

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