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Vibo, gli studenti del liceo classico “adottano” la cappella gotico-angioina De Sirica-Crispo

L’iniziativa in occasione della Giornata nazionale Ama per recuperare la memoria e l’identità culturale della città attraverso siti poco conosciuti

Vibo, gli studenti del liceo classico “adottano” la cappella gotico-angioina De Sirica-Crispo

Il 9 maggio si celebra la Giornata Ama, un momento in cui le scuole adottano i monumenti delle proprie città. A Vibo Valentia scende in campo il liceo classico Morelli. Gli studenti dello storico istituto, con il sostegno della fondazione Napoli 99, saranno protagonisti dell’appuntamento svolto in collaborazione con la Parrocchia del SS. Rosario e il Convitto nazionale Filangieri. “Adotta un monumento” è patrocinato dal comitato locale “Dante Alighieri” nonché condotto e organizzato dalla docente Maria Concetta Preta, referente del progetto. Il monumento scelto – da inserire nell’Atlante dei monumenti adottati (Ama) – è la Cappella gotico-angioina De Sirica-Crispo sita nella Chiesa del Santissimo Rosario.  

La cappella Se Sirica-Crispo

La cappella De Sirica – Crispo è l’unica superstite delle quattro originarie esistenti ancora nel 1710 sul lato destro della chiesa francescana, poi intitolata al S.S. Rosario. Venne costruita alla fine del XIII secolo e consacrata nel 1337. Le altre cappelle furono distrutte dal sisma del 1783. Di patronato della famiglia De Sirica, il sito passò per eredità ai Crispo alla metà del XVI secolo, quando Camilla De Sirica, ultima discendente, sposò Zandolfo Crispo. La cappella, dedicata a Santa Caterina, contiene un sarcofago marmoreo del cavaliere angioino De Sirica. L’architettura è di stampo angioino e presenta costoni e colonne lisce. I capitelli sono decorati con il fiordaliso francese. Il sarcofago De Sirica è costituito da una cassa in marmo rosato, la figura del defunto è riportata sul coperchio. Nella parte inferiore si trovano le figure di Santa Caterina, la Madonna con il Bambino e San Giovanni. Presenta anche una iscrizione datante in caratteri gotici. Sul manufatto vi sono anche quattro stemmi, tutti racchiusi in uno scudo a forma gotica. Invece, del sarcofago De Arenis, appartenente ad una terza cappella intitolata a San Leonardo, resta solo una porzione della parte frontale della cassa modellata a bassorilievo.

Testimonianze del passato

Esistono poi resti di un sarcofago appartenete alla famiglia Russo, un tempo conservati in una cappella dedicata a Sant’Antonio e di un sarcofago della famiglia Bisogni, un tempo sito nella cappella dedicata a San Lorenzo. L’adozione di questo particolare e non conosciutissimo monumento, per il liceo Classico assume una grande rilevanza nell’ottica di recupero della memoria e dell’identità culturale della città. Lo scorso anno, sempre nell’ambito della medesima iniziativa, gli studenti avevano “adottato” l’antica chiesa di San Michele e le cripte, nel cuore della città. Nell’iniziativa in programma il prossimo 9 maggio, sono coinvolte le classi III D e II C con le professoresse Evolo e Pugliese. L’evento è aperto a tutti.

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