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“Premio Barone” a Filadelfia, ecco gli studenti vincitori della XVII edizione

Vincono Gabriele Serratore e Chiara Caruso. Menzione letteraria per Greta Campisano e menzione artistica per Sofia Pulerà

“Premio Barone” a Filadelfia, ecco gli studenti vincitori della XVII edizione
I vincitori del Premio Barone, edizione 2023

Gabriele Serratore per l’elaborato letterario e Chiara Caruso per l’elaborato artistico si aggiudicano la XVII edizione del Premio “Avv. Giovandomenico Barone”, mentre Greta Campisano e Sofia Pulerà conquistano, rispettivamente, una menzione letteraria e una menzione artistica.

La cerimonia di premiazione si è svolta sabato all’Istituto omnicomprensivo di Filadelfia.  «Alle nostre spalle, ci sono secoli di storia e di eventi – dichiara Maria Viscone, dirigente scolastico – che hanno caratterizzato ciò che siamo oggi. Per costruire il futuro non si può prescindere dal passato. Per questo è importante studiare la nostra memoria e le nostre tradizioni, come ha sempre sostenuto l’avv. Barone, che ricordiamo ogni anno per tutto ciò che ha dato alla nostra comunità». Presente anche l’assessore comunale Davide Caruso: «Un professionista dalle grandi doti umane, che ha trasmesso alla sua famiglia un’immensa eredità culturale: quella di donarsi al prossimo. L’avv. Barone, ha regalato tanto alla sua Filadelfia». Commosso e sentito anche il ricordo del giornalista Antonio Sisca, che ha ricordato le qualità politiche, morali e culturali dell’avv. Barone «che si è formato sul libro della vita e su ciò che realmente conta».

Ai due vincitori è stata consegnata una borsa di studio per l’acquisto di libri o materiale scolastico. «Per la nostra famiglia – afferma la signora Elena Mastronardi Barone – la manifestazione odierna rappresenta, ormai, un punto fermo. Siamo felici di poter dare il nostro contributo perché la fiammella delle nostre radici e della nostra identità si alimenti sin dalla tenera età. È questo il pensiero che ha sempre accompagnato mio marito e che noi intendiamo portare avanti con il suo stesso amore. Un sentito grazie alla dirigente scolastica, ai bambini che hanno partecipato, alle maestre, alle famiglie e, in particolare, alla maestra Cinzia Della Porta che ci ha brillantemente coadiuvati in questa edizione».

L’elaborato letterario di Gabriele Serratore

Per aver saputo affrontare la tematica in modo originale, coniugando nel suo racconto storia e fantasia, arricchendo il testo con un disegno in bianco e nero che sintetizza simpaticamente il suo lavoro e lascia apprezzare notevolmente la sua mano di bambino.

Elaborato artistico di Chiara Caruso

Per aver saputo riprodurre con cura e dovizia di particolari la maschera apotropaica, documentandosi ed eseguendo un lavoro laborioso e ben fatto, con il quale è riuscita a regalare all’immagine anche una sua anima.

Menzione letteraria a Greta Campisano

Per aver esposto la tematica in versi graziosi, narrando l’origine delle maschere apotropaiche, per poi contestualizzarle, con l’esempio descritto e la frase proverbiale a chiusura, nella storia locale.

Menzione artistica a Sofia Pulerà

Per l’originalità con cui ha affrontato la tematica e l’impegno profuso nel farlo, riproducendo la maschera apotropaica sul portale di un palazzo.

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