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Comune di Vibo: il M5S chiede conto di tutte le opere incompiute. E vuole i progetti

I consiglieri di minoranza Domenico Santoro e Silvio Pisani scrivono al sindaco e all’assessore di riferimento: «Frequenti le rimostranze dei cittadini inerenti la realizzazione dei progetti comunali»

Comune di Vibo: il M5S chiede conto di tutte le opere incompiute. E vuole i progetti
La Scala mobile di Vibo Valentia in una foto di qualche mese fa
IL Comune di Vibo Valentia

È il Movimento 5 Stelle a rivolgersi all’amministrazione comunale di Vibo Valentia. Lo fanno i consiglieri comunali Domenico Santoro e Silvio Pisani con una apposita interrogazione, a risposta immediata, «formulata – fanno notare subito – in maniera chiara e concisa su un argomento di rilevanza generale, connotato da urgenza o particolare attualità politica». Il riferimento dei rappresentati di minoranza all’interno del consiglio comunale è allo stato dei lavori pubblici nel territorio appaltati dall’ente. In merito il gruppo consiliare pentastellato a Palazzo Luigi Razza ha, dunque, scritto al sindaco del capoluogo Maria Limardo e all’assessore di riferimento Giovanni Russo al fine – questa l’esplicita richiesta avanzata dai due consiglieri – di «avere copie e/o digitali delle varie tavole dei progetti inseriti nel programma opere pubbliche per il primo anno di realizzazione». [Continua in basso]

Ecco perché il Movimento 5 Stelle vuole le copie di tutti i progetti

Il sottopasso ferroviario di Vibo Marina

Con riferimento all’interrogazione Domenico Santoro e Silvio Pisani fanno presente al capo dell’amministrazione comunale e al titolare dei Lavori pubblici dell’ente che ormai sono «frequenti le rimostranze dei cittadini inerenti la realizzazione dei progetti comunali, come ad esempio i lavori da realizzare in Piazza Spogliatore per la creazione di un nuovo parcheggio». Tuttavia – aggiungono i due consiglieri di minoranza al Comune capoluogo – «a tali rimostranze questa amministrazione risponde sempre con una supposta mancanza di conoscenza del progetto stesso». Tant’è che «in genere – viene rimarcato nella interrogazione – nessuno conosce tali progetti e che perfino i consiglieri comunali fanno fatica ad avere la comprensione totale dei lavori. Si fa presente che tale difficoltà è ben condivisa sia per i consiglieri di minoranza che di maggioranza». E in proposito, i firmatari della interrogazione ricordano che la presidente della III Commissione consiliare non è ancora riuscita a portare, dopo mesi, alla visione dei commissari i progetti relativi alla Rigenerazione urbana.  Avviandosi alla conclusione, Domenico Santoro e Silvio Pisani evidenziano a sindaco e assessore che – nell’impossibilità di ottenere copia dei progetti – poter visionare le schede progettuali solo negli uffici comunali, costringerebbe, per comprenderli appieno, «i consiglieri alla permanenza presso gli stessi uffici per molti giorni, con conseguente blocco della loro produttività», ma soprattutto i consiglieri del Movimento 5 Stelle ricordano infine che circa un mese addietro è stato richiesto «lo stato dei lavori di tutte le opere incompiute: scala mobile, sottopassaggio ferroviario di Vibo Marina, strada di San Pietro e tanti altri lavori ancora».

«Se non si pubblicano i progetti nessuno potrà controllare i lavori»

Il bivio per Longobardi – foto di repertorio

Ricordiamo che già nel recente passato era stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle a puntare il dito sempre contro i lavori pubblici avviati dal Comune e mai terminati ed a richiedere la pubblicazione dei progetti. Domenico Santoro non ha, dunque, mancato di ricordare «la rotonda vicina al liceo scientifico “Berto” recentemente crollata per la terza volta, lo sfalcio erba male organizzato, la strada di Longobardi rifatta tre volte» e ancora «la Scala mobile o meglio la “tela di penelope”, le fogne sulla strada per Bivona, il fosso “Antonucci” di Vibo Marina divenuto una cloaca di fognatura. Quindi mi chiedo: come controllare il controllore dei lavori? L’unica possibilità – questa la risposta dello stesso capogruppo – è quella della partecipazione cittadina, ovvero permettere ai cittadini il controllo specifico di ogni progetto con la pubblicazione perenne dei progetti approvati ed in esecuzione. Se non si pubblicano i progetti nessuno potrà controllare i lavori: quindi capire se siano o meno stati realizzati completamente e le deficienze si evidenziano quando il tempo ha fatto dimenticare le responsabilità politica degli attori principali».

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