venerdì,Aprile 26 2024

Lavori per quasi 500mila euro, Mesiano di Filandari punta al recupero di intere aree

Previsti quattro macro interventi sulla viabilità urbana e nell'area della chiesa Maria Santissima della Neve

Lavori per quasi 500mila euro, Mesiano di Filandari punta al recupero di intere aree

L’area in torno alla chiesa “Maria Santissima della Neve” di Mesiano sarà presto oggetto di lavori per la messa in sicurezza, in quanto «gravata da diffusi dissesti idrogeologici». La realizzazione dell’opera, inserita nel Piano triennale dei lavori pubblici 2021-2023 per un costo di circa 490 mila euro a fronte di un finanziamento ministeriale complessivo di 990 mila euro, è stata recentemente appaltata alla ditta Ierullo Vittorio di Vallelonga. L’intervento in questione prevede la messa in sicurezza della strada denominata “100 Passi”, che dal centro urbano di Mesiano porta al campo sportivo “Peppino Impastato” e che presenta le banchine non più praticabili a sinistra di chi la percorre. Prevista poi la messa in sicurezza della villa comunale e del piazzale antistante, con un intervento di risanamento, raccolta e convogliamento delle acque piovane che attualmente si riversano interamente sul piazzale della chiesa.
Da qui poi, la messa in sicurezza del campo di calcetto con la posa di un prato sintetico e delle panchine, quindi messa a norma dell’impianto di illuminazione e del relativo quadro elettrico. Inoltre, il recupero dell’area giochi, dell’area pic-nic, della fontana ornamentale, con la riparazione anche qui dell’impianto di illuminazione, delle panchine e dei cestini. Ed ancora, i lavori prevedono l’abbattimento e lo sradicamento di tutti gli alberi secchi e la piantumazione di alberi da giardino, con il rifacimento della pavimentazione dei viali verso la chiesa. [Continua in basso]

Infine, spazio alla regimentazione delle acque meteoriche sulle strade urbane, intervento definito nella relazione tecnica, redatta dall’architetto Vincenzo Rocco, come «necessario ed urgente». Anche se, ad avviso dell’architetto, «non sarà possibile realizzare su tutte le strade le opportune condotte interrate di canalizzazione di raccolta delle acque meteoriche», si procederà con la pulizia accurata e il ripristino delle cunette esistenti e della piattaforma stradale con il rifacimento del manto stradale nelle zone fortemente compromesse.
Le zone oggetto di questo terzo intervento sono: via Giuseppe Mazzeo, via Scordamaglia, via Pietro Melia, via Nicola Maccarone, via Madre Teresa Calcutta, via Domenico Grillo, collegamento di quest’ultima con via Maccarone, via Giosuè Carducci, via Enrico Fermi, strada Franzoni Zappino, via Giuseppe Genovese e la strada che conduce all’acquedotto, via Antonio La Scala, lo spiazzo antistante la banca, via Sandro Pertini e Paglianiti, la strada adiacente la Provinciale 17.

Prevista infine la raccolta delle acque bianche sul grande collettore di via Genovese, che dalla frazione si riversano sulla strada provinciale numero 17.

Le soluzioni tampone finora messe in atto, si legge nella relazione, «non garantiscono un’adeguata soluzione alle criticità riscontrate sulle strade comunali, nell’area intorno alla chiesa e alle aree che costeggiano l’abitato». Con questo tipo d’intervento, «di messa in sicurezza del territorio, si vuole riutilizzare il tracciato delle vecchie strade comunali, mettendole in sicurezza e dotandole di una corretta regimentazione delle acque meteoriche. Inoltre, si vuole ripristinare il decoro urbano, eliminando i pericoli costituiti dall’acqua piovana».

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